Filosofia, cultura e cittadinanza


Egregio professore,
sono docente di storia e filosofia al liceo scientifico G. Marconi di Foggia, e adotto i suoi testi digitali Filosofia, cultura e cittadinanza da quest'anno; le dico subito che ho confermato l'adozione anche per gli anni a venire. Tuttavia, in considerazione del fatto che la sua formazione accademica è prettamente legata agli studi di storia e di filosofia della scienza, e al nome del professor Paolo Rossi, suo maestro, mi chiedo come mai anche nel suo Aristotele (e dico anche perché ho dovuto ormai constatare essere questa una diffusa modalità di pubblicazione del pensiero del Macedone nei manuali scolastici ed universitari) quando viene trattata la logica non siano esposti esplicitamente e per esteso i tre principi di identità, non contraddizione e terzo escluso, che mi trovo invece sistematicamente a dover integrare con una mia personale lezione e con miei appunti ai ragazzi del terzo anno di liceo. Ritengo questa una lacuna di non poco conto, dal momento che una corretta comprensione del sillogismo aristotelico, piuttosto che del quadrato logico e di tutte le tipologie di sillogismo possibili, non può escludere la non contraddittorietà delle affermazioni logico-ontologiche della predicazione. Mi piacerebbe conoscere il suo pensiero in merito. La ringrazio e le auguro buon lavoro.
Antonietta Pistone

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