Daunia Estiva
Nell’afoso meriggio
di giugno
scende nei campi la calura
della placida sera
si sciolgono le vesti
al trepido soffio
della brezza
mutano volto
le sembianze al tramonto
lungo la linea di confine
dove muore il giorno
così, solitaria e muta,
attendo all’orizzonte
mentre un mare di spighe
mi carezza, fluttuando,
l’arsura della pelle
basterebbe un tuo cenno
a riempire la sconfinata immensità
di questa pianura
ancora troppo arida e dura
a rompere il silenzio
che, impietoso, mi consuma da anni
(Stelle D'Acqua)
(Stelle D'Acqua)
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