Il Testo Zero



Questo secondo lavoro di Maurizio Bevilacqua è il diario di un’anima. L’autore, esperto della pratica meditativa buddhista, e convinto assertore delle idee spirituali del Dalai Lama, espone, sotto forma di semplici pensieri estemporanei, le sue riflessioni sulla vita e sul mondo. La sua filosofia è intimistica ed introspettiva. E richiama il senso ed il valore di una ricerca interiore, che spazia dall’espressione letteraria alle suggestioni poetiche, scavando nelle pieghe del suo animo, come se descrivesse, in un giornale di bordo, le individuali esperienze di un viaggio ideale dello spirito. In un mondo confuso dall’esasperazione dell’io consumistico, che si riconosce nel denaro, nel possesso e nel prestigio personale, attraverso posizioni e ruoli sociali ben definiti, una filosofia del “dentro”, che riporta a forme più sane e semplici del pensare e del vivere, appare come una proposta fuori tempo e decisamente contro corrente. Per il suo stile dirompente, nell’intento di proporre un testo originale, anche nella forma della scrittura in cui è presentato al lettore, e non solo per l’indiscussa portata dei suoi contenuti, accolgo con soddisfazione la proposta dell’amico Maurizio Bevilacqua a scrivere per lui questa prefazione, con l’auspicio che questo possa essere solo l’inizio di un lungo cammino di ricerca, sui temi esistenziali dell’amore, del lavoro, dell’ego esasperato che prende l’essere umano, quando cerca posizioni di potere attraverso il denaro, il divertimento e il piacere del palato, fini a se stessi. Al contrario, risulta oggi estremamente anticonformista spendere il proprio tempo libero completamente sopraffatti dalla domanda sul senso e sul valore della vita, ponendosi insieme l’interrogativo sull’esistenza di Dio. Percorso, questo, intrapreso dal Bevilacqua, che aiuta il lettore ad identificarsi con lui, riflettendo e ripensando temi sempre attuali della ricerca filosofica di ogni tempo e luogo. 
Foggia, 2 Aprile 2014 
(prefazione al testo)

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