10 gennaio 2013
Capita
spesso nella vita che saltano fuori all’improvviso cose del passato quando meno
te le aspetti. Cose che ti ricordano persone ormai lontane, quando credi di
aver cancellato di loro ogni possibile traccia esteriore. E così, proprio come fa
chi vuole ad ogni costo dimenticare qualcuno al quale è stato per molto tempo
legato, anche io avevo distrutto di quel rapporto volutamente ogni cosa. Perché
non volevo ricordare. Ma avevo dimenticato che di quella storia conservavo,
gelosamente custodite, ancora alcune lettere nascoste in un diario. È stato un colpo aprire quel diario per
ritrovarle lì, dopo ormai quasi sei anni. Le avevo scambiate per quelle cartacce
che si tengono insieme, noie stipate pur di non cestinarle via subito, e stavo
per decidere di strapparle finalmente quando, per darvi prima un’ultima
occhiata, le aprivo per accorgermi d’un tratto cosa fossero. Le ho rilette
quelle lettere, tutte d’un fiato, fermando un solo attimo la mia corsa
giornaliera, seduta sul divano sul quale sono letteralmente caduta su me stessa
scivolando, dopo la incredibile scoperta. Le conservo ancora. Non credo che le
butterò. Mi hanno fatto bene. Ho scoperto che l’ho amato. Altro che! E quelle
lettere mi restituiscono intatta la dimensione di quell’amore. E mi danno pace.
Perché oggi, a mente più lucida e serena, dico che non posso rimproverarmi
proprio nulla. Che ci ho provato, come faccio sempre nella vita. Perché il non
averlo fatto, quello sì me lo sarei rimproverato. L’amore è un dono che si
offre. Nessuno può essere costretto ad accettarlo. Io l’ho offerto, e lui ha
rifiutato.
La vita, nei suoi zig-zag, ci porta ad incontrare, discostare, scontrare, circostanze e persone che, al momento meno atteso, si ripresentano in qualche modo e sotto forme non essenzialmente umane! Sono i sentieri che i sentimenti ci riservano, al di là delle nostre razionali comprensioni. E' Dio? E' l'Energia? E' la telepatia? ... E' la Vita! Complimenti per questo outing semplice e spietato, cara Antonietta.
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